E poi vorrei giornate fatte di luce e luce, di bianco, di piccoli dettagli.

Vorrei spendere in shopping compulsivo di ingredienti particolari, di voli last-minute senza rimorsi e biglietti per nuovi eventi, mostre.

E vorrei non dover aspettare con ansia un giorno per riposare e fare lavatrici, pulire casa, leggere, ripigliarmi, correre, completare progetti aperti, sognarne di nuovi.

Vorrei svegliarmi con l’odore del caffè, che sia un piacere e non una corsa bollente nel berlo senza far ritardo.

Vorrei non aver tempo perchè troppo impegnata nel balzare da una bellezza all’altra, da un progetto all’altro, che mi riempiano di gioia, di soddisfazione. Che mi facciano ogni giorno conoscere nuove sfumature, nuove possibilità.

Vorrei aver modo di soffermarmi su angoli nascosti, scoprire nuovi occhi, annotare tutto quanto, su un blocchetto a pois e uno a righe. Vorrei vestirmi colorata.

Vorrei partire con zaino in spalla e sapere che casa ci sarà sempre e comunque al mio ritorno.

Vorrei eliminare tutto ciò che di questa casa non mi piace e renderla mia, più semplice, con piccole cose per grandi occasioni.

Vorrei abbracciare, vorrei stringermi in un abbraccio fatto di – ci sono io che mi occupo di te -.

Vorrei bere birra belga dalla bottiglia.

Vorrei fare un corso per conoscere il vino. Vorrei fare foto e foto e foto.

Vorrei scrivere, su carta e non solo tra i pensieri.

Vorrei veramente credere che quello che sto vivendo sia solo un passaggio, un ponte traballante per i miei sogni, ma che devo attraversare per poter essere dalla parte di ‘ coloro che ce l’hanno fatta ‘.