Immagino una cena a lume di candela, in un ristorante dove non ci sia nulla di elegante, solo tanta atmosfera, di quella che si crea dentro un calice di vino e due paia di occhi che si perdono l’un l’altro.
Immagino una camminata, con mani che si sfiorano, con occhiate che si rincorrono, con braccia che si allungano a fermare il tempo che i passi compiono.
Immagino un mattino, degli occhi ancora assonnati, capelli ancora arricciati sul cuscino e sorrisi belli e sinceri,di quelli a metà, che si formano mentre pieghi anche un po’ la testa e capisci che sta iniziando qualcosa di nuovo, come il giorno fuori dalla finestra.
Immagino parole, che si susseguono, che si cercano, parole perse, parole trovate, dette o solo sussurrate.
Immagino.
Immagino.
Immagino.
Quando la sera mi prende con sé, quando mi consolo con il cioccolato e mi racchiudo nelle coccole che solo il divano mi può dare.

Mi rinchiudo, in quella domanda a cui ancora non ho trovato la risposta.
Mi rinchiudo, immaginando quello che, vorrei, se solo fossi qui.