E poi, ci pensano i segni a farti tornare in mente quello che il cuore vuole accantonare.
Basta un semplice bip, uno di quei promemoria che non ho mai calcolato sul telefono.
Perchè poi invece ho segnato una data, un giorno, un’ora!?
Sguardo pietrificato davanti allo schermo del telefono.
Perchè poi invece ho segnato una data, un giorno, un’ora!?
Sguardo pietrificato davanti allo schermo del telefono.
Mi conosco, lo faccio apposta.
A volte “segno” traccia del mio percorso, lascio in giro simboli.. mi faccio del male, ma ho un qualche rapporto con la memoria dei ricordi e mi piace, con uno sguardo, aprire il mio tempo a quello che mi riesce a donare un oggetto, una scritta.
E così è.
Sta succedendo.
Quella sera, entravo in casa.
Felice.
Ricordo che sono stata la restante ora sul divano in fissa, con il cappotto, a fissare il soffitto, sorridendo. Quella sera capii.
E ora, a un anno di distanza?
Cos’è successo? Che poi ce la stavo facendo, invece devo ammetterlo, almeno ogni tanto ci penso.
E immaginarti lì, Felice con un’altra mano da stringere.
Immaginarti lì, con un altro sorriso in cui perderti
Immaginarti lì, con un altro sguardo compagno di nuovi orizzonti.
Fa male.
Come sempre poi mi chiedo, come fa uno a superare certi sentimenti?
Cioè, per quanto bello sia stato prima, doloroso poi.. come fa uno a staccarsi definitivamente con anima e corpo? Come si fa a staccare i pensieri, il cuore, la voglia di -?
La trovo la sfida più grande.
E forse, questa difficoltà è (anzi sicuramente) solo perchè non c’è la volontà.
Divento matta al pensiero di non riuscire a controllar-mi.
Ma son così, lascio agire sempre il Cuore.
Una persona a me cara mi dice sempre “ se ti fa felice non può essere sbagliato “.
Me lo ripeto sempre e non sbaglio mai.
Ho mandato un messaggio. Forse non dovevo, ma l’ho fatto.
Prima o poi, chissà, verrò ricompensata di tutto questo Dare.
E lo so che già lo sono per tutte le meravigliose persone che mi circondano, ma si sa che poi, per quasi tutti noi, la felicità rappresenta Qualcuno con cui condividere un divano, un abbraccio e sogni lontani.
E mi ritrovo ancora a piangere, per Te, non so di che cosa.
Forse per quel “tu ti meriti di essere felice più di tutti..”; chissà se lo pensi davvero, chissà a cosa stai pensando esattamente in questo momento. Chissà se ci sarai.


per 2 persone
180gr. paccheri
1 patata
2 carciofi
50gr. pancetta
grana grattugiato
prezzemolo
sale, pepe
latte
burro
Mettere a bollire una patata e ridurla subito a crema mescolandola con un poco di latte, una noce di burro e una manciata di formaggio grattugiato. Cuocere in abbondante acqua salata i paccheri, scolarli e condirli con un goccio d’olio. A parte, pulire e mondare i carciofi e farli cuocere in padella con aglio,olio e prezzemolo. Scolare la pasta, riempire ogni pacchero con la crema preparata, cubetti di pancetta e carciofi tagliati a pezzetti piccoli. Infornarli per qualche minuto a 180°C, cospargendoli con formaggio grattugiato.
Comincio a pensare che bisognerebbe abolire i divani e si , sedersi per terra , la prospettiva cambia e viene voglia di rialzarsi e guardare fuori della finestra ….ogni sentimento è bello nel suo esistere , poi i mutsmenti avvengono da soli , mentre non ce ne accorgiamo.Intanto un abbraccio …sul divano:-)
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